La polenta incatenata è un piatto tipico delle alpi apuane che circondano Carrara. Nasce come piatto povero, costituito da avanzi di verdure e legumi cotti in...
Laviamo le verdure. Tagliamo il cavolo nero o la bieta (come nel nostro caso), levando i gambi.
Facciamo bollire l'acqua, con poco sale. Ad ebollizione aggiungiamo prima il cavolfiore e dopo circa 10 minuti le foglie di bieta.
Mentre lasciamo cuocere le verdure, prepariamo un battuto fine di lardo (di Colonnata IGP), prezzemolo, rosmarino e aglio. Se non avete una mezzaluna potete usare un mixer elettrico.
Una volta terminata la cottura aggiungiamo alla stessa acqua con le verdure mezzo bicchiere di olio, il battuto di lardo, i fagioli e i ceci.
A questo punto aggiungiamo lentamente la farina, mescolando rapidamente fino ad ottenere la consistenza desiderata.
Lasciamo cuocere per circa 50 minuti (controllando la cottura dei legumi) mescolando continuamente ed aggiustando di sale, se necessario.
Serviamo su una teglia di legno o direttamente su piatti fondi, con un filo (abbondante) di olio toscano a crudo. Pronto, si mangia!
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